Nato ad Aquileia (UD) il 4 Marzo 1939, frequenta l'Istituto d'arte di Trieste negli anni 1957/1962 formandosi nel clima della città, a contatto con alcuni tra gli esponenti maggiormente impegnati nelle nuove ricerche estetiche quali Miela Reina, Bruno Chersicla, Enzo Cogno che, nella metà degli anni '60, condividendone l'esperienza, lo introducono nel gruppo "Arte Viva", in cui erano confluite le tensioni al rinnovamento, il desiderio di libertà, la voglia di contestazione di quegli anni. Nella prima metà degli anni '60 questo "movimento" diede origine agli anni raggianti della cultura giuliana. Agli iniziali interessi del "gruppo" - inizialmente animato dal maestro Carlo de Incontrera - si affiancarono in seguito quelli di altri giovani pittori, architetti, scenografi, fotografi. Zorzenon, che nel frattempo si dedica anche alla realizzazione di molti affreschi, esordisce a Roma nell'anno 1962 - con una pittura di energico impatto visivo, caratterizzata dallo splendore di forme e colori - con la sua prima personale tenuta presso la Sala Civica di Monterotondo (RM), cui seguono moltissime altre, nel mezzo secolo di pittura che scandirà il percorso artistico del maestro e che lo vedrà partecipare a concorsi in Italia ed all'estero, ove riscuote ampi consensi, premi (più volte 1° classificato in varie rassegne) e segnalazioni. Dopo aver indirizzato le proprie ricerche sulla forma, le opere più recenti (in particolare dal 2000, anno in cui l'artista comincia a dedicarsi appieno alla pittura) divengono più complesse sia dal punto di vista grafico che del colore: Zorzenon "crea" attraverso stesure di colore e materia dalle intense tonalità (fra rossi, gialli, blu, viola, verdi, arancione), di energica incisività. Con la tecnica che mette a punto nel corso degli anni ottiene quelle velature e trasparenze - attraverso l'uso combinato di tempere, acquerelli, acrilici, olii - da cui emergono sequenze di forme, "esplosioni" e coaguli materici che segnano, strisciano, graffiano la tela, propri di una originalità pittorica sempre fedele nelle motivazioni, nelle tecniche e nella evocazione delle più intime emozioni. Tra le personali del maestro va certamente annoverata l'esposizione a Villa Manin di Codroipo (UD), tenuta nell'anno 2004, presentata da Licio Damiani, a cui il critico dedica una delle sue ultime presentazioni. Tra le collettive un posto di rilievo occupa la mostra del 2009 presso la sede del Palazzo del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, in Trieste. Di Zorzenon hanno scritto, tra gli altri, oltre a Licio Damiani, Paolo Rizzi, Carlo Milic, Domenico Zannier, Franco Savadori, Enzo Santese. Recentemente è stato selezionato, insieme ad altri 50 artisti di rilevanza nazionale, per essere inserito nel secondo volume di storia dell'arte "Fra tradizione e innovazione" curato dal critico d'arte Rosario Pinto ed in uscita nella primavera del 2010. Vive e lavora a Fiumicello (UD)
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