Roberto Fontirossi è nato a Lucca il 26 gennaio 1940. Avviato agli studi artistici, ha assai precocemente scoperto la sua inclinazione alla pittura a cui, dopo un breve periodo di insegnamento nel Liceo Artistico della sua città, si è dedicato stabilmente dal 1960. Decisivo è nel 1959 l'incontro con l'avvocato Ilo Giacomo Nunes, Sovrintendente ed Ispettore ai Monumenti Culturali della Regione Lazio, che lo porta con sè a Roma e, assieme a Indro Montanelli, Virgilio Guzzi, Renato Guttuso e Antonio Donghi, gli allestisce nel 1961 la sua prima personale alla galleria S. Salvatore in Lauro. Nel 1964, invitato da Fortunato Bellonzi, partecipa alla IX Quadriennale di Roma conseguendo in tale occasione il Premio per il Bianco e Nero. Numerosi sono i premi e i riconoscimenti ottenuti: premio Visioni di Viareggio, premio Primavera Tosca Sacenti a Firenze e a Roma, premio Suzzara, premio Diomira a Milano, etc. Per un breve periodo, stimolato dall'amico Mino Maccari, collabora, assieme a Tono Zancanaro, alla realizzazione di disegni satirici e grotteschi di chiaro impegno sociale sulle pagine di quotidiani e riviste come il Giornale, Corriere della Sera, La Nazione, Il Mondo, etc. Sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche e private e sempre più frequenti e qualificate sono le sue presenze in rassegne nazionali ed internazionali. Di lui hanno scritto: Fortunato Bellonzi, Dino Carlesi, Enzo Carli, Giuliano Carli, Antonio Donghi, Lella Durando, Giovanni Faccenda, Virgilio Guzzi, Salvatore Italia, Mino Maccari, Vincenzo Marotta, Silvia Martinotti, Mario Marzocchi, Nicola Micieli, Indro Montanelli, Gigi Montini, Tiberio Prete, Massimiliano Simoni, Giovanni Testori. Nel 1995 incontra Remo Bianco, il mercante dei fratelli Bueno e di Squillantini, con il quale inizia un rapporto di stretta collaborazione professionale che lo porterà ad ottenere prestigiosi riconoscimenti sia in Italia che all'estero.