Nasco a Pordenone il 9 febbraio 1950 da una famiglia di navigatori che dalla notte dei tempi solcava i grandi mari e dalla Serenissima ha risalito tutti i fiumi del Nord-Est. Stordito dal profumo della terra e dal ricordo, forse del mare sognato, come uno sciamano, esternando luci ed ombre, do forma e colore alle mirabolanti visioni che ho in eredità nelle carni. Con mille sogni ed un groppo in gola, come mio bisnonno, tamburino di Garibaldi, sono cieco e sordo e vado d’istinto. Le regole della matematica, della fisica e della sintassi non contano più nulla; io, cerco di arrivare al cielo con la terra.