Antonio Baccarin é pittore complesso, la sua intelligenza, squisitamente pratica e razionale, trova felice applicazione in composizioni astratte ma iconologicamente concrete che definiscono un pensiero scientifico e legato alla traduzione visiva di leggi essenziali della materia nel rapporto velocitá-spazio-tempo, secondo la premessa relativistica. Fulcro dell’attivitá dell’artista é proprio quell’arrotolamento e scollamento, che egli chiama “canalenergetico tridimensionale”, e che consiste in un disfacimento ed arrotolamento della tela su se stessa, per svelare, celare, racchiudere, incanalare; in un dialogo e in uno scavalcamento, verosimilmente non intenzionale ma riconoscibile, con in precedenti dello spazialismo, di Fontana in primo luogo. In questo speciale di Artetivú possiamo osservare l’artista nel suo studio di Chioggia, intento a svolgere quello che é il lavoro di tutti i giorni, la sua arte quotidiana.