Julio Le Parc (Mendoza, 23 settembre 1928) è uno scultore e pittore argentino.Nel 1942 si trasferì, insieme alla famiglia, a Buenos Aires. Nel 1943 si iscrisse alla Scuola Nazionale di Belle Arti Prilidiano Pueyrredón, per abbandonarla già l'anno seguente. Poté, nel frattempo, osservare i murales che Antonio Berni, Juan Carlos Castagnino, Manuel Colmeiro Guimarás, Lino Enea Spilimbergo e Demetrio Urruchúa realizzavano per le Gallerie Pacífico, nel centro della città. La collocazione stessa dei murales, il loro forte grado di esposizione, lo fecero riflettere sull'importanza e il ruolo del fruitore dell'arte. Riprese a studiare belle arti nel 1955. In questa seconda tappa formativa, divenne presidente del Centro Studenti di Arti Plastiche e membro del Consiglio Direttivo della Scuola Nazionale di Belle Arti. Nel 1957 avvia la realizzazione di una pittura di tendenza astrattizante. Nel 1958 vince una borsa offerta dal governo francese e va a vivere a Parigi, dove, nel 1960 fonda el GRAV (Groupe de Recherche d'Art Visuel). Nello stesso periodo, entra a far parte del gruppo Nuova Tendenza. Nel 1966 realizzò la sua prima esposizione privata (alla Howard Wise Gallery, New York). Pochi mesi dopo, lo stesso anno, ottenne il primo premio alla Biennale di Venezia. Nel 1967 espose una delle sue principali opere (Desplazamientos, "Spiazzamenti") all'Istituto Di Tella di Buenos Aires e partecipò con successo all'esposizione Luz y Movimiento ("Luce e Movimento"), realizzata dal Museo di Arte Moderna di Parigi. Nel maggio del 1968 partecipò ai cosiddetti "atelier delle persone", finché non venne espulso dalla Francia. Le proteste di artisti e intellettuali fecero in modo che, cinque mesi dopo, ottenesse il permesso di ritornare a Parigi. La prima retrospettiva delle sue opere fu realizzata a Düsseldorf, verso la metà del 1972. Nel 1978, la BBC produsse un documentario sulla sua vita e la sua opera. Nel 1987, ottenne il primo premio alla Biennale di Cuenca (Ecuador).
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